@misc{cogprints9725,
volume = {1},
editor = {Auricchio A. and Cruciani M. and Rega A. and Villani M.},
title = {Abilit{\`a} linguistiche ed extralinguistiche in pazienti con afasia},
author = {Ph.D. Ilaria Gabbatore and Ph. D. romina angeleri and Prof. bruno bara and prof. francesca bosco and Ph.D. katiuscia sacco},
publisher = {NEAScience},
year = {2013},
pages = {255--261},
url = {http://cogprints.org/9725/},
abstract = {L?afasia {\`e} una condizione patologica che si verifica prevalentemente a
seguito di una lesione cerebrale in specifiche aree dell?emisfero sinistro, che
comporta deficit che limitano gravemente l?efficacia comunicativa nella vita
quotidiana (Darrigrand et al., 2011). Tradizionalmente si sono indagate soprattutto
le implicazioni sul piano del linguaggio e sono stati proposti numerosi
strumenti per la valutazione del puro deficit linguistico: WAB (Kertesz,
1982), BADA (Miceli et al., 1994), Test dei Gettoni (De Renzi e Vignolo,
1962).
Anche la componente gestuale della comunicazione, tuttavia, sembra
compromessa. Cutica e colleghi (2006) hanno evidenziato prestazioni deficitarie
dei pazienti con lesione cerebrale sinistra nella comprensione di atti comunicativi
complessi, come inganni e ironie, espresse attraverso i gesti. La
performance era, invece, paragonabile a quella dei soggetti di controllo nei
compiti comunicativi pi{\`u} semplici. Sebbene l?utilizzo di gesti possa rappresentare
una modalit{\`a} di compenso del deficit linguistico nei pazienti afasici,
questo sembra valere solo per compiti che non implichino la gestione di rappresentazioni
mentali complesse. Questi dati sono interpretabili in riferimento
al modello di Bara e Tirassa (1999) che definiscono la comunicazione come
un processo nel quale la via linguistica ed extralinguistica rappresentano
due modalit{\`a} espressive parallele e integrantisi a vicenda. Conferme a riguardo
derivano dalla psicologia dello sviluppo: bambini a sviluppo tipico mostrano
la stessa difficolt{\`a} di comprensione di differenti compiti pragmatici,
sia che si realizzino per via linguistica sia per via extralinguistica (Bucciarelli
et al., 2003). Inoltre, studi mostrano come la competenza comunicativa sia
indipendente dalla modalit{\`a} specifica e come la modalit{\`a} linguistica e extralinguistica
presentino gli stessi tratti di acquisizione (Bara et al., 2000). Il
presente lavoro si inserisce nel quadro teorico della teoria della Pragmatica
Cognitiva (Bara, 2010) una teoria dei processi mentali sottostanti la comunicazione.
All?interno di tale quadro teorico {\`e} possibile ordinare diversi fenomeni
pragmatici lungo un gradiente di difficolt{\`a} crescente, in base alla complessit{\`a}
delle rappresentazioni mentali coinvolte, e indipendente dalla modalit{\`a}
in cui sono espresse (Angeleri et al., 2008; Bosco et al., 2006; Bosco e
Bucciarelli, 2008; Bara et al., 2001).}
}