Preti, Dr Antonio (2004) La Competenza narrativa: Il racconto come macchina cognitiva di costruzione del senso. [Journal (Paginated)]
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Abstract
Disturbi della coerenza e dell’organizzazione delle narrazioni sono frequentemente riportati nel caso delle psicosi. Una certa qual inconsistenza delle narrazioni è riconoscibile anche in molti disturbi d’ansia, in alcune forme di disturbo del comportamento alimentare, nel Disturbo Post-Traumatico da Stress, e nei disturbi caratterizzati da dissociazione. Non è dato di sapere, allo stato attuale delle conoscenze, se tale anomalia della competenza narrativa sia conseguenza del disturbo o ne costituisca, invece, fattore antecedente di predisposizione. Un nucleo ristretto di studi ha indicato un effetto protettivo della competenza narrativa sul rischio di sviluppo di disturbi mentali a seguito di eventi stressanti, ed un effetto positivo sul recupero del benessere in diverse condizioni psicopatologiche. Alcuni studi hanno rilevato che l’invito a scrivere sulle personali esperienze traumatiche riduce l’impatto soggettivo dei sintomi fisici nel corso di malattie croniche quali asma bronchiale e artrite reumatoide. Alcuni autori hanno sostenuto che l’organizzazione in forma narrativa delle personali esperienze possiederebbe, per ciò stesso, un potere benefico sul piano della salute e del benessere. Di contro a questi preliminari risultati sta la riconosciuta maggiore prevalenza di disturbi mentali in chi esprime la propria creatività sul piano narrativo. Tale aumentato rischio di psicopatologia si traduce in un maggior rischio di morte per suicidio, più elevato tra gli scrittori, secondo solo a quello dei poeti, che in altre professioni di tipo artistico o comunque creativo. Per riconciliare i termini di questa contraddizione, si può avanzare l’ipotesi che le professioni creative attraggano in misura maggiore chi sia vulnerabile allo sviluppo di un disturbo mentale, oppure che la capacità di esprimere la propria conflittuale interiorità in forma creativa eserciti un influsso protettivo sulle conseguenze più negative della psicopatologia, effetto protettivo che in alcuni casi verrebbe meno. Lo sviluppo della competenza narrativa deve essere quindi riconosciuto come un fattore di crescita fondamentale nei processi maturativi, sia in quanto assicura un adeguato controllo di funzioni cognitive complesse, sia per il suo possibile ruolo protettivo nelle situazioni nella quali la continuità esistenziale del Sé è sotto minaccia, come accade a seguito di eventi catastrofici, traumatici o logoranti (abuso e maltrattamento, discriminazione).
Item Type: | Journal (Paginated) |
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Keywords: | psychology, narratology, cognition, psychopathology |
Subjects: | Psychology > Clinical Psychology |
ID Code: | 4037 |
Deposited By: | Preti, Antonio |
Deposited On: | 13 Jan 2005 |
Last Modified: | 11 Mar 2011 08:55 |
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